i Denovo ai tempi di Persuasione

L'avventura dei Denovo ha inizio nei primi anni 80 a Catania.
Una città che, dal punto di vista musicale, si dimostra notevolmente attiva e dotata di grande vivacità.
I Boppin' Kids di Brando, i Flor di Marcello Cunsolo, i Quartered Shadows di Cesare Basile, i Sepiatone di Marta Collica, gli Uzeda, per non tacere del mentore del rock siciliano Francesco Virlinzi e della sua "creatura" Carmen Consoli, sono alcuni dei nomi che segneranno la scena catanese a cavallo tra gli anni 80 e 90, molti dei quali transitando per gli ormai leggendari Waterbird studios.


LA STORIA: 1981/1990
Con un nome curiosamente ispirato ad un modello di pneumatico della Dunlop, il gruppo prende vita nel 1981 grazie all'iniziativa di quattro ragazzi:
Luca Madonia (voce, chitarra e tastiere)
Mario Venuti (voce, chitarra e sax)
Gabriele Madonia (batteria)
Raffaele Gulisano, quasi subito sostituito da Toni Carbone (basso) .
Madonia e Venuti ricopriranno anche le vesti di menti creative del gruppo, ripartendosi equamente la composizione dei brani.

Partendo dagli scantinati e dai garage, grazie ad un'intensa attività concertistica che li porterà a percorrere la penisola, il gruppo si mette subito in evidenza, avendo così occasione di farsi conoscere dal pubblico e dalla critica.
I testi, intelligenti e dall'apparente leggerezza, caratterizzati da un surrealismo mai banale, magistralmente sorretti da una musica accattivante ed eccentricamente pop (chiaramente ispirata alle melodie dei Beatles, alle ritmiche dei primi Talking Heads, al pop sofisticato di Joe Jackson, al rock elegante degli Smiths e, soprattutto, all'estro creativo degli XTC), impressiona subito gli addetti del settore, come dimostrato dal successo riscosso in alcune tra le più interessanti manifestazioni.
Nel 1982, in seguito ad una selezione di concerti organizzati su base regionale, partecipano alla rassegna "Il rock italiano mette i denti". Nella serata finale, svoltasi a Bologna, si classificano secondi dietro i Litfiba. L'estate successiva prendono parte alla "Biennal" di Barcellona, rassegna itinerante sulle realtà più promettenti del panorama musicale europeo.
Il debutto discografico avviene, però, solo nel 1984.
Da una serie di incisioni (oramai note col nome di "album fantasma", a quanto pare, attualmente in possesso del manager Fabrizio Fracassi), vengono selezionati i pezzi che costituiscono il minialbum
"Niente insetti su Wilma", distribuito in sole 1.500 copie dalla Suono Records. Quattro brani che denotano una vena acerba ma, nel medesimo tempo, una invidiabile freschezza che fa ben sperare per il futuro, come nell'irresistibile pezzo che dà il titolo al disco.
Il primo album arriva un anno dopo, nel 1985, su etichetta KinderGarten (label molto attenta alla new-wave italiana, pubblicando anche band quali i Neon e i Pankow). Il titolo è "Unicanisai" (cosa vuol dire? alla domanda, ironicamente, i Denovo rispondevano che il termine è una parola giapponese la cui traduzione è "sagra del polipo e del gamberetto"!).
Canzoni dall'impatto immediato, ma non per questo ovvie o prive di originalità, come "Animale" o "Ma cos'è che mi fa volare", ed un un interessante utilizzo delle ritmiche elettroniche, sono gli elementi con cui i Denovo mettono subito le carte in tavola, dimostrando le proprie potenzialità, le quali non sfuggono agli occhi della critica che li accoglie con entusiasmo.
Nel giugno 1986 sono presenti a "Rock Targato Italia", manifestazione dedicata alle realtà emergenti più interessanti del panorama musicale italiano, cui parteciperanno anche l'anno seguente.
Proprio nel 1987, una lunga selezione comprendente anche alcune esibizioni televisive (tra cui Domenica In) consentirà loro di giungere alla fase finale di Sanremo Rock. Si classificheranno terzi con il brano "Non c'è nessuno", dietro i vincenti Avion Travel e i misconosciuti Walhalla, guadagnando così l'accesso alla manifestazione maggiore per l'anno successivo.
L'esibizione sanremese pone i Denovo sotto i riflettori di un pubblico più ampio, costituendo il viatico principale per l'album "Persuasione".
Un vero e proprio gioiello di eclettismo pop, basato su armonie accattivanti e testi giocati sul filo sottile della provocazione, impreziosito da perle quali "Non c'è nessuno", "Grida" , "Sant'Andrea" e "Persuasione" (queste ultime ancora oggi amatissime, tanto da essere spesso presenti nel repertorio live di Venuti).
La notorietà cresce. Renzo Arbore li vuole quali ospiti per il suo programma televisivo DOC, all'interno del quale si esibiranno live per una settimana intera.
Curiosa l'esperienza di partecipare in qualità di attori ad un episodio della serie di minitelefilm giallo/horror "Turno di notte", prodotta da Dario Argento e trasmessa dalla RAI all'interno di "Giallo", l'ultimo lavoro televisivo di Enzo Tortora. Il titolo dell'episodio, diretto da Luigi Cozzi e trasmesso il 4 dicembre 1987, è "Delitto in rock": al centro della vicenda il ritrovamento di un inedito di Jim Morrison, per il possesso del quale uno dei Denovo sarà disposto ad uccidere a colpi d'ascia Cinzia Farolfi (negli anni novanta sarà nota quale vocalist dei Cattivi Pensieri).
Il grande salto verso la celebrità sembra essere stato compiuto ma, con la notorietà, incominciano ad emergere i primi malesseri interni. Ne sono un chiaro sintomo le mutazioni di line-up: il temporaneo abbandono di Gabriele Madonia (sostituito da Raffaello Fazio); l'inserimento del tastierista Dino Scuderi (la sua collaborazione al gruppo è accreditata solo sull'album "Così fan tutti", al quale contribuirà anche come coautore di "Sciabalò").
Nel 1988 i Denovo sono comunque una realtà consolidata. Le apparizioni televisive si fanno più frequenti ed il tour tocca anche tappe estere (Spagna, Francia, Jugoslavia).
E' anche l'anno della partecipazione alla categoria big del Festival di Sanremo con "Ma che idea" (scelta non condivisa dalla band, che avrebbe preferito un pezzo di maggior presa come "Un fuoco", ed imposta dalla casa discografica, la quale riteneva più valido puntare su Luca Madonia e la sua immagine). Per la cronaca, si piazzano al 24° posto su 26 partecipanti con 120.000 voti, espressi tramite le schedine Totip (criterio infausto che privilegerà i brani più "popolari"; basti pensare che, ad esempio, Ron giunto 21mo, riceve quasi il doppio dei voti). La triste tradizione che vuole la musica di qualità costantemente ignorata alla manifestazione sanremese, anche questa volta è confermata.
Il brano è preludio all'album: "Così fan tutti".
Seppur non all'altezza del precedente lavoro, sorretto da pezzi quali "Il nuovo re", "Se tengo il passo" e l'hit "Un fuoco" (che parteciperà al Festivalbar 1988), l'album offre confortanti conferme creative, lasciando emergere in maniera più netta e delineata le individualità artistiche di Madonia e Venuti (valga, su tutte, l'ascolto de "La macchina"). Da segnalare, anche, l'apparizione per la prima volta di un pezzo scritto da Carbone (l'interessante "Non ti nascondere") che, ingiustamente, vedrà la luce solo nella versione cd (allora scarsamente diffuso). Venuti dalle Madonie a cercar Carbone
Le inclinazioni individuali si rivelano più marcate nel seguente "Venuti dalle Madonie a cercar Carbone", album pubblicato nel 1989, che si avvale della collaborazione eccellente di Franco Battiato in veste di produttore artistico.
L'esuberanza pop degli esordi è ora temperata da una vena più matura, quasi cantautorale, con testi ispirati alla sfera intimista piuttosto che a quella surreale. Col senno di poi, pezzi quali "Buon umore" o la beatlesiana "Tempi di libero amore" sembrano essere un vero e proprio preludio alle carriere soliste di Madonia e Venuti. Non mancano, comunque, tracce in puro stile Denovo quali "Così non va", "Non c'è più posto in paradiso" e "Mi viene un brivido" (brano il cui incipit, secondo alcune voci, sarebbe da addebitare ad un'idea di Battiato). Il tutto, condito da suoni resi tecnicamente più coerenti ed omogenei da una produzione finalmente appropriata ed affatto invadente.
Ancora una volta la critica non risparmia elogi alla band, sebbene le vendite non siano altrettanto generose (30.000 copie vendute).
Nel 1990, dopo un tour che li porterà anche sul palco di manifestazioni come Azzurro e Festivalbar, quando tutti attendono l'uscita del nuovo album (Mario Venuti aveva già scritto "Sempreverde" e "Una perfetta canzone d'amore", che poi dirotterà sul suo primo album solista), giunge la notizia dello scioglimento della band, motivata dalle necessità da parte di Madonia di seguire in piena autonomia percorsi artistici differenti. 
I quattro prendono così strade separate: Luca Madonia e Mario Venuti come solisti, Toni Carbone come produttore. Gabriele Madonia, invece, si estranierà in maniera radicale e irrevocabile dal mondo musicale.

Nonostante la separazione, gli ex Denovo restano comunque in buoni rapporti, mantenendosi in costante contatto (come dimostrano le fugaci apparizioni che, reciprocamente, si scambiano nei loro album). La band non esiste più. Rimane il culto. 

DOPO LO SCIOGLIMENTO
Il rapporto tra gli ex-Denovo ed il loro passato è sempre stato piuttosto ambiguo, oscillante tra affetto e distacco (più di una volta Venuti ha affermato di considerare le proprie composizioni del repertorio Denovo, a parte poche eccezioni, piuttosto ingenue se osservate alla luce del presente).
Sorprende quindi come dopo un lungo silenzio (se si esclude la versione swing di "Grida" incisa da Madonia nel 1994), nella seconda metà degli anni novanta si torni inaspettatamente a parlare dei Denovo.
Gli ex-membri della band catanese sono al lavoro per selezionare i brani da includere in un'antologia che dovrebbe raccogliere i pezzi più significativi della loro carriera.
L'entusiasmo dell'iniziativa è tale da far mutare direzione al progetto che dovrebbe, addirittura, prevedere delle reincisioni con nuovi arrangiamenti dei brani.
Le intenzioni iniziali, tuttavia, non giungono in porto, concretizzandosi "soltanto" in una clamorosa reunion dal vivo che li porterà ad esibirsi in Sicilia per un totale di cinque concerti.
"A volte ritornano". Con questo saluto di Mario Venuti, il 21 luglio 1997 i Denovo si presentano davanti a 5.000 spettatori accorsi in massa al porto di Catania (in occasione dell'Estate Catanese organizzata, guarda caso, da Franco Battiato). La sera successiva a Capo Peloro gli spettatori saranno il doppio. Il pubblico intona ad alta voce i pezzi storici del gruppo, come se oltre dieci anni non fossero affatto trascorsi.
Del resto, non va dimenticato come i Denovo siano sempre stati molto amati in Sicilia, rappresentando agli occhi dei ragazzi siciliani una vera e propria bandiera, oltre che il simbolo di un rinnovamento musicale da tempo agognato (se si pensa che gli alfieri della musica isolana prima di Battiato erano i Beans e Gianni Bella, si può comprendere la portata dell'effetto Denovo). 

La reunion è un evento eccezionale, che rappresenta però soltanto un episodio limitato nel tempo. 
Una piccola ma intensa consolazione è donata nel 1998 da Mario Venuti che, coadiuvato da Toni Carbone, nell'album "Mai come ieri" esegue dal vivo in versione unplugged cinque canzoni dei Denovo, dimostrando l'attualità e la freschezza delle sue "vecchie" composizioni. Per la cronaca, in un brano dell'album appare anche Madonia in veste di corista (cortesia che Venuti ricambierà nell'album "La consuetudine").

Poi ancora una volta un lungo silenzio.
Nel 2003 il brano "Buon umore" viene incluso nel singolo "5 minuti e poi" di Luca Madonia, lasciando ben sperare per una ripubblicazione del repertorio dei Denovo.

L'anno seguente è invece la volta di Mario Venuti che incide "La macchina" in una nuova versione per voce e pianoforte, includendo il brano quale b-side del singolo "Crudele".
Ma è nell'estate 2004 che giunge una nuova sorpresa.
Dopo una certa attesa conseguente alle voci e agli annunci lanciati, nelle librerie giunge "Tempi di libero rock", un volume di Jonathan Giustini che ripercorre la storia del gruppo (oltre che della scena rock catanese). Un'iniziativa editoriale resa ancora più preziosa dal cd accluso all'opera: "Live".
Non si tratta di un album-concerto, purtroppo, quanto di una raccolta di pezzi eseguiti durante il breve tour del 1997, concentrata sopratutto sul repertorio di "Venuti dalle Madonie a Cercar Carbone". Ciò nonostante, il cd ha un valore notevole, soprattutto dal punto di vista documentale oltre che qualitativo, poiché costituisce l'unica testimonianza disponibile dell'attività live dei Denovo. Tra i brani si segnalano "Persuasione" e "Unicanisai", che dal vivo acquistano uno spessore superiore alle versioni in studio.
Per celebrare l'uscita del libro, Mario e Luca tornano addirittura a rieseguire cinque brani del repertorio storico dei Denovo: il tutto accade a Roma (Villa Celimontana) il 15 luglio 2004. L'esperienza si ripete dinanzi a 1500 persone il 12 febbraio 2005, in occasione di “Catania risuona - La nuova possibile primavera musicale catanese" (evento cui mancherà solo Gabriele Madonia, oramai esule volontario dal suo passato).

Sembra l'inizio di una doverosa riscoperta. Nel 2005, infatti, avviene ciò che era atteso da anni: ripubblicare su cd gli album dei Denovo. 
Inizia la Universal con "Così fan tutti" e "Venuti dalle Madonie a cercar Carbone", seguita a ruota dalla CNI con un box contenente "Unicanisai" (per la prima volta su cd) e "Persuasione".

I Denovo, nonostante lo scioglimento e, soprattutto, il trascorrere di un lasso di tempo non certo breve, sono tuttora oggetto di attenzione ed affetto, sia da parte dei fan della prima ora, che dei fruitori di musica appartenenti alle generazioni più giovani.
Un fenomeno che stupisce, a cominciare dagli stessi ex-componenti della band. 
Forse è proprio questa una delle motivazioni che, ancora una volta in maniera inattesa, apre le porte ad una nuova apparizione dei Denovo.
Il 28 febbraio 2008 Luca, Mario e Toni si ritrovano insieme sul palco di Sanremo per proporre "A ferro e fuoco", il pezzo con cui Mario Venuti partecipa al Festival. Manca solo Gabriele (sostituito per l'occasione da Franco Barresi). 
Sembra di tornare indietro nel tempo, ripercorrendo con la mente quella esibizione di vent'anni fa sul medesimo palco.
Dopo anni trascorsi insieme dovrebbe essere semplice ritrovarsi a far musica, eppure l'emozione è grande e, a volte, sembra prendere il sopravvento, nascosta dietro un impercettibile tremolio della voce.
Alla luce dell'esibizione sanremese, non è forse una coincidenza il fatto che Luca Madonia nel suo nuovo album "Parole contro parole", pubblicato nel maggio dello stesso anno, includa dei  pezzi dell'era Denovo ("Grida", "Buon umore" e due frammenti di "Animale" e "Non c'è nessuno") eseguiti live in versione  acustica; una dimensione che dona ai brani una luce nuova, a conferma del valore senza tempo delle composizioni. 

Da quanto esposto è evidente come le rimpatriate fra gli ex Denovo abbiano spesso un carattere estemporaneo.
Ne si ha un'ulteriore riprova il 20 agosto 2011, a Milo (CT). L'evento è il concerto di Luca Madonia (in occasione della rassegna estiva MusicaMilo organizzata da Franco Battiato) sul finire del quale, salgono sul palco Mario Venuti e Toni Carbone. Una sorpresa graditissima da parte dei partecipanti, che dura però solo l'arco di due canzoni: "Non c'è nessuno" e "Sant'Andrea".

In maniera ancora una volta inattesa, l'11 giugno 2013, tramite il social network Facebook, viene aperto un gruppo dal nome enigmatico "Buon compleanno Wilma".
E' lo strumento con cui viene annunciata per il 2014 la pubblicazione, per la prima volta in cd ed attesissima da anni, di "Niente insetti su Wilma". A rendere ancora più preziosa l'iniziativa, saranno i famigerati inediti incisi su nastri Ampex dal gruppo presso i Gas Studio di Firenze nel 1983 e ritrovati causalmente da Francesco Fracassi nella cantina della casa materna (per la cronaca, a quelle registrazioni parteciparono anche Ghigo Renzulli dei Litfiba e Francesco "Frank" Nemola, da anni fido collaboratore di Vasco Rossi).
L'uscita è anticipata sul web da diverse chicche, quali "So cos'è" (provino inedito del 1983) e "Un lento giorno" (in versione inedita da un provino sempre del medesimo anno).
Facebook, permette così di seguire le fasi del lavoro, che prende avvio nell'agosto del 2013 a Firenze, con il trasferimento dei nastri in digitale, per poi proseguire ad ottobre con la supervisione della band: i Denovo si ritrovano, così, di nuovo insieme.
A dicembre del 2013 le riserve sono finalmente sciolte. Il 21 marzo 2014 uscirà "Kamikaze Bohemiens". L'album - prodotto da Francesco Fracassi e mixato al Waterland Studio di Venezia tra settembre e novembre 2013 da Cristiano Verardo - conterrà 12 brani, di cui 8 inediti.

     

 

 

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testo © Riccardo Renda