Mario Venuti nasce il 28 ottobre 1963 a Siracusa, ma all'età di nove anni si trasferisce a Catania, città cui sarà indissolubilmente legato e che tutt'ora è il luogo in cui vive.
Sin da giovane dimostra grande interesse per le arti (finite le medie si iscriverà infatti all'Istituto d'Arte) e soprattutto per la musica. Inizia prestissimo a suonare il pianoforte, per poi dedicarsi allo studio di chitarra, sassofono e flauto traverso. A 17 anni inizia a scrivere le sue prime canzoni. Nel 1982, sull'onda del fermento che animava quegli anni, sarà tra i fondatori dei Denovo, una tra le band italiane destinate a lasciare un segno profondo del proprio passaggio.
L'avventura dura l'arco di cinque album, raggiungendo il suo epilogo nel 1990 (rimarrà soltanto il tempo di partecipare insieme a Luca Madonia al XXXI ciclo di spettacoli classici, tenutosi nel 1990 a Siracusa, con "I Persiani" di Eschilo, sotto la regia di Mario Martone e con musiche composte da Franco Battiato e Giusto Pio).

Dopo lo scioglimento del gruppo, trascorreranno ben quattro anni prima dell'uscita di una pubblicazione solista di Venuti.Mario Venuti - 1994
E' il 1994 e l'album si intitola "Un po' di febbre". 11 tracce che denotano il lungo lasso di tempo in cui sono state composte, spaziando tra differenti stili e diverse modalità espressive. Dal classico pop in stile Denovo ("Una perfetta canzone d'amore" e "Sempreverde" che, in origine, avrebbero dovuto essere incluse nel nuovo album del gruppo) alla musica brasiliana (la bellissima "Fortuna" e "Viva!"), passando per le melodie classiche siciliane (" 'Nfinu c'agghionna").
Un insieme eclettico ed eterogeneo che, nonostante le apparenze, grazie al trait d'union di un indomito spirito mediterraneo, non si rivela affatto privo di coerenza, soprattutto in termini qualitativi i quali, eccettuato un finale poco incisivo, si mantengono sempre su altitudini elevate.
I testi si allontanano gradualmente dall'ironia e dal surrealismo dei Denovo, per approdare ad un'acuta e sensibile osservazione del mondo: l'amicizia ("Viva!"), il divario generazionale (" 'Nfinu c'agghionna"), l'imponderabilità delle situazioni legate all'amore ("Una perfetta canzone d'amore"). Su tutte svetta "Nero su bianco", nella quale un tema difficile e musicalmente inesplorato quale quello della mafia viene affrontato senza retorica e con grande intensità, lasciando emergere in tutta la sua forza la sofferta dignità di un popolo.
Il primo singolo scelto per promuovere l'album è "Fortuna". Un brano al cui Venuti sarà sempre molto legato, poiché simboleggia idealmente l'inizio del suo nuovo corso artistico, e che in futuro si vanterà anche delle reinterpretazioni dei Brazilian Love Affair e dei Neri per Caso.

Nel 1996 ha inizio la collaborazione con un'artista, anch'essa appartenente alla "scuderia" di Francesco Virlinzi, sino ad allora sconosciuta: Carmen Consoli.
Mario scriverà per lei "Amore di plastica", che parteciperà alla sezione giovani del festival di Sanremo, e "La semplicità".

Il 1996 vede anche l'uscita del secondo album "Microclima", forse il lavoro più sottovalutato dell'artista catanese e, sicuramente, tra le vette più alte della sua produzione.Mario Venuti  - 1996
Sotto la sapiente guida di Allan Goldberg, ancora una volta in veste di produttore, Venuti tratteggia con sensibilità paesaggi sonori dove si armonizzano bossanova ("Microclima") e eleganti divagazioni jazz ("Le maniglie dell'amore"), seguendo il sentiero emotivo tracciato dall'amore per la musica brasiliana (basti pensare che, poco prima dei mixaggi dell'album, volerà direttamente i Brasile per assistere ad un recital di Gal Costa).
Traccia dopo traccia, un'atmosfera sospesa tra saudade (il capolavoro "Racconto d'estate") e solarità ("Nina Morena") pervade tutto l'album.
Uno splendido viaggio sonoro al termine del quale ci si accorgerà come la distanza che separa Catania da Bahia sia molto più breve di quel che si sarebbe immaginato.
Tra gli addetti ai lavori l'album non passa inosservato. Il premio "Max Generation" alla manfestazione "Milanovendemusica" ne è una riprova.

Nel 1997 il percorso artistico di Mario Venuti, per la quarta volta, fa tappa a Sanremo.
L'occasione, seppur poco fortunata, è la rassegna "Sanremo giovani", in cui verrà proposto il bellissimo "Il più bravo del reame" (che in origine doveva intitolarsi "Milano City Talking", proposta poi bocciata da Virlinzi).

E' il preludio al nuovo album "Mai come ieri" che vedrà la luce nel 1998.Mario Venuti & Carmen Consoli
Un insieme di 5 composizioni originali e 9 reinterpretazioni live (ideale consuntivo di 14 anni di carriera artistica) che, validamente sorretto e trainato dal singolo omonimo (un duetto con Carmen Consoli che raggiunge la terza posizione dei singoli più venduti), sembra finalmente promuovere l'artista siciliano dall'ambito di culto al grande pubblico.
In origine avrebbe dovuto intitolarsi "Nostalgia del futuro", titolo che fotografa al meglio l'atmosfera delle 5 splendide tracce inedite che propongono il Venuti più maturo ed intimista. Un emozionante viaggio nel tempo affrontato con sensibilità, in cui dai ricordi di ieri ("Adesso con chi stai"), si passa al bilancio della propria vita ("Il più bravo del reame") e alle aspettative su un futuro inafferrabile ("E' già domani"), soffermandosi sulla constatazione, amara ma non rassegnata, dell'impossibilità di bagnarsi due volte nello stesso fiume ("Mai come ieri").
Fanno da degno coronamento 9 tracce live (di cui ben cinque dell'era Denovo), a testimonianza di come sia necessario comprendere il passato per conquistare il proprio futuro.

La strada verso il successo, grazia anche ad una lunga promozione live, sembra essere spianata. Si attende, quindi, con ansia la pubblicazione del nuovo album, di cui alcune tracce come "Bisogna metterci a faccia" e "Sant'Agata su Marte" incominciano ad essere testate dal vivo sin dal tour 1999 (oltre 50 date in tutta Italia).
La scomparsa di Francesco Virlinzi (amico, ancor prima che produttore e patron della Cyclope Records) avvenuta il 28 novembre 2000 e le conseguenti beghe contrattuali, nonché un lutto familiare, pongono il progetto in una lunga fase di stallo, nonostante i lavori di realizzazione dell'album siano ormai giunti a compimento (alcune delle registrazioni antecedenti alla fase di mixaggio al Nautilus di Milano, circoleranno addirittura tra i fan).
Un periodo di apparente stasi, in cui Mario Venuti si dedicherà intensamente all'attività concertistica (tra cui l'edizione 2002 della rassegna itinerante Tora! Tora!).

Il 31 gennaio 2003, grazie all'etichetta indipendente catanese "Musica & Suoni", l'attesa ha termine: esce finalmente "Grandimprese".Mario Venuti - 2003
Concepito tra l'Etna e Stromboli, è un album che ci propone un artista rinnovato e più diretto.
L'infatuazione brasiliana cede il passo a sonorità più decise, quasi rock, che attingono alle fonti su cui Venuti si è formato (XTC, Smiths).
In particolare, sorprende piacevolmente la grande cura rivolta alla costruzione di perfette canzoni pop che, per melodia ed impatto, sono dotate di una freschezza e un'immediatezza tali da costituire potenziali singoli, idonee alla programmazione radiofonica. Il tutto senza tradire la qualità e, cosa oramai piuttosto rara, senza cedere alla banalità o all'ovvio.
Ne sono splendidi esempi il primo singolo "Veramente", "Le grandi imprese" (che riporta alla mente lo splendido e spesso dimenticato pop britannico anni 80) e, soprattutto, la vibrante "L'invenzione".
I testi sono privi di quell'intimismo che aveva caratterizzato le produzioni più recenti, recuperando però quei toni ironici e solari che avevamo amato con i Denovo (come la satira di "Il re è solo").
C'è anche spazio per un omaggio a Ivan Graziani - artista troppo presto scomparso e di cui con scarsa assiduità si rinnova il ricordo - con la cover "Monna Lisa", e per cimentarsi in un pezzo in puro stile Franco Battiato con "Sant'Agata su Marte" (collaborazione ideale che, come rivelato dallo stesso Venuti, sul pezzo in questione non sarebbe affatto dispiaciuta).
Da segnalare "Veramente" (il cui titolo originariamente previsto era "Come un fiore") che, in breve, diviene uno degli hit del 2003 (tanto da partecipare al "Disco per l'estate"), nonché uno dei video più programmati dai network specializzati, ponendo finalmente Mario Venuti all'attenzione del grande pubblico e delle major discografiche. Si ventila addirittura la possibilità di inciderne una versione in inglese ("In reality") da destinare al mercato estero.
L'album verrà promosso con un nuovo tour che prende le mosse da Messina il 24 marzo.

La fine del 2003 è segnata dall'inizio della collaborazione con Kaballà, la quale si concretizza nella composizione di diversi brani, tra cui lo splendido duetto con Patrizia Laquidara ("Per causa d'amore"), "Estate in città" per Raf e soprattutto "Crudele", elegante pezzo pop con cui, nel marzo 2004, Mario partecipa alla 54^ edizione del Festival di Sanremo.
Il piazzamento finale lo vede al 10° posto (su 22 partecipanti), ma lo pone subito all'attenzione degli addetti al settore tanto da conquistare il "Premio Radio e TV" (ex-aequo con Marco Masini) e, sopratutto, il lusinghiero "Premio della Critica - Mia Martini".
E' l'occasione giusta per porre la musica di Mario all'attenzione di un pubblico più vasto.
Tuttavia, nonostante la composizione dei brani sia già a buon punto, l'idea di pubblicare un nuovo album viene accantonata in favore del rilancio di "Grandimprese". La riedizione è, comunque, arricchita dalla presenza di due inediti, i quali non solo confermano l'orientamento verso sonorità decisamente pop e dalla presa immediata (tanto che il pezzo "Nella fattispecie" viene selezionato per partecipare all'edizione 2004 del Festivalbar), ma acquistano un'importanza particolare poiché segnano l'inizio del sodalizio artistico con Franco Barresi, Tony Brundo, Tony Canto e  Vincenzo Virgillito (che in futuro assumeranno il nome di "Arancia Sonora"), fedeli compagni sia in studio che dal vivo.


Il sodalizio artistico con Kaballà, intanto, entusiasma Mario Venuti tanto da farsi più intenso e stimolante. Un chiaro esempio delle potenzialità compositive del duo è dato da "Echi di infinito". Nata per essere interpretata da un tenore italiano, è invece arrivata alle orecchie di Roberto Colombo, produttore e marito di Antonella Ruggiero, che l'ha voluta per proporla al festival di Sanremo 2005. Scelta lungimirante come dimostrato dalla vittoria della Ruggiero nella categoria donne.
Dopo un periodo di apparente calma artistica, il 7 marzo a Scordia (CT) iniziano le registrazioni del nuovo album, con la "complicità" del consueto e rodato staff artistico. Le sessions si concludono l'8 maggio. Per l'uscita definitiva del lavoro (il cui titolo, del tutto provvisorio, è "Materia viva"), però, occorrerà ancora qualche tempo.
Inizia un periodo abbastanza interessante per Mario, che volge con curiosità il proprio sguardo verso nuove esperienze artistiche:
- ad aprile è tra i partecipanti al concerto benefico "Music for Asia", tenutosi al forum di Assago, in cui si esibisce insieme ai Velvet;
- durante il tradizionale concerto del 1° maggio a Roma canta l'immortale "La guerra di Piero" insieme alla PFM;
- sempre a maggio, è ospite dell'Università di Catania, al corso di Teoria e tecnica del Giornalismo;
- nel giugno 2005, ad Imola, prende parte alla kermesse musicale, ideata da Fracesco Magnelli, "Stazioni Lunari" insieme a Max Gazzè, Paola Turci, Beppe Servillo e Ginevra Di Marco (progetto di notevole spessore che suscita l'interesse anche degli addetti ai lavori, tanto da aggiudicarsi il premio MEI 2005 per il Miglior progetto speciale);
- partecipa inoltre a "Nuvole", manifestazione tributo a Fabrizio De Andrè tenutasi a Cagliari nel luglio 2005;
- sempre nell'estate 2005, l'artista siciliano partecipa al musical "Datemi tre caravelle" (con Alessandro Preziosi e Nicky Nicolai, musiche di Stefano Di Battista) nella parte di Fernando D'Aragona;
- partecipa alla colonna sonora del il film "Agente matrimoniale" (lavoro che tuttavia sarà presentato solo nel giugno 2006, con un'anteprima al Taormina BNL Filmfest), opera prima di Christian Bisceglia, già regista di numerosi videoclip di Venuti.

Completato il lavoro di postproduzione dell'album, giunge il momento della promozione. La scelta iniziale di "E' stato un attimo" viene accantonata in favore di "Qualcosa brucia ancora", che a sua volta era stata vagliata quale brano da proporre al festival di Sanremo 2006. Slitta anche la data di pubblicazione del singolo: dal 2 dicembre al 6 gennaio. Scelta quanto mai corretta. Difatti, in un periodo poco affollato da pubblicazioni musicali, il pezzo si impone subito come uno dei brani più programmati nelle playlist radiofoniche (1° posto nel Music Control). Mario Venuti & Arancia Sonora - 2006
Tra febbraio e marzo il cammino musicale giunge, una volta ancora, sul palco dell'Ariston. Mario Venuti partecipa con
"Un altro posto nel mondo" nella categoria gruppi, avvalendosi dell'apporto degli "Arancia Sonora",  supporto strumentale sia in studio che dal vivo ormai rodato e consolidato. Stavolta, però, la manifestazione non si dimostra generosa nei confronti dell'artista siciliano, il quale vedrà il proprio pezzo eliminato al primo turno, vittima delle scelte discutibili di una giuria popolare poco attenta alla qualità. Giungerà comunque secondo nelle preferenze espresse dalla critica specializzata. L'eliminazione impedisce, tra l'altro, di assistere al previsto duetto con Peppe Servillo degli Avion Travel (cosa che avverrà solo durante il tour, in occasione della tappa romana all'Ambra Jovinelli). Il pezzo funge comunque da veicolo promozionale per il nuovo album "Magneti".
L'album esce il 3 marzo (due settimane di permanenza in classifica - miglior piazzamento 30ma posizione). Nati dalla preziosa collaborazione degli Arancia Sonora e del fidato Kaballà, uno dietro l'altro si dipanano 12 pezzi di grande pop d'autore. Il gioco dei riferimenti sonori potrebbe citare nomi illustri, dal rock britannico anni 80 al cantautorato italiano anni 60,  ma sarebbe irrispettoso nei confronti di un artista che ha saputo ritagliarsi e definire uno spazio espressivo del tutto personale. Nessuna svolta epocale nelle sonorità (a parte un utilizzo più marcato di fiati ed archi), quanto delle piacevoli conferme che affondano le loro radici nel passato, tanto da poter essere considerato una vera e propria summa delle sue esperienze artistiche.
La delicata nostalgia amata in "Mai come ieri" emerge nella bellissima "Anni selvaggi"; le melodie dei Denovo in una notevole "Magneti"; la raffinatezza minimalista di "Microclima" in "Ultramarino"; il calore brasiliano in "Santa Maria la Guardia". C'è anche spazio per un fugace sguardo a nuove forme stilistiche con la bellissima e travolgente "Sulu". Il tutto confezionato egregiamente dal punto di vista strettamente musicale, grazie all'apporto di Arancia Sonora agli arrangiamenti ed in fase di produzione.

Questi brani (con l'aggiunta occasionale di qualche classico della canzone italiana, come "Io che amo solo te" di Sergio Endrigo, "Il mondo" di Fontana, "Il nostro concerto" di Umberto Bindi o "Estate" di Bruno Martino) costituiranno l'ossatura del nuovo tour che l'11 marzo prende il via da Agrigento per poi toccare tutta la penisola.
Ha inizio un periodo particolarmente prodigo di soddisfazioni per l'artista catanese.
Difatti, è tra coloro che omaggiano Modugno al "Domenico Modugno Radio Show" della Rai, interpretando "Lu piscispada". Interviene in qualità di ospite al "Musica Festival" di Mantova, esibendosi in un inedito set insieme a Niccolò Fabi. E' ospite della quinta edizione del Premio Fabrizio De Andrè. Si aggiudica il prestigioso Premio LuneziaperSanremo per il valore musical-letterario del brano "Un altro posto nel mondo". Partecipa all'edizione 2006 del Festivalbar, compresa la serata finale, con il nuovo singolo: "E' stato un attimo". Riceve anche l'insolita proposta di interpretare Marco Pantani in una fiction-tv della Rai.
Si ventila una collaborazione con Nicola Conte.
L'autunno si presenta non meno emozionante grazie ad una serie di concerti in Sud America patrocinati dall' Istituto Italiano di Cultura e dalla Regione Siciliana.
L'anno si chiude in bellezza. La rivista "Musica & Dischi" colloca "Magneti" al terzo posto tra gli album più importanti dell'anno, confermando ancora una volta come la bellezza del lavoro non sia sfuggita agli addetti ai lavori.
Il 7 dicembre, infine, esce "Materia viva", dvd che ripropone il concerto tenuto il 14 settembre a  Taormina nello splendido scenario del Teatro Antico.

Un anno intenso che funge da preludio alla pausa di riflessione del "Sulu Tour 2007", una serie di spettacoli per sola voce e chitarra. Un'occasione per rileggere in chiave intimista ed intensa vent'anni di carriera. Momenti particolarmente degni di nota del tour, che partirà da Cento (Fe) per toccare tutta l'Italia, saranno l'incontro con Joe Barbieri (18 aprile a Napoli) e, soprattutto, quello con Henri Salvador (il 9 luglio al festival di Villa Arconati).
Da segnalare, infine, l'attenzione da parte del mondo del cinema alle composizioni del compositore siciliano: escono infatti "Le cose che parlano" di Rosario Lizzio e Tiziana Bosco (che include un cameo dello stesso Venuti con il brano "Fuori orario") ed  "Agente matrimoniale" di Christian Bisceglia (con diversi brani di Mario in colonna sonora, tra cui "Un altro posto nel mondo" che sarà uno dei brani selezionati quale miglior canzone ai Nastri d'argento 2008).

1994-2008: 15 anni di carriera solista. Per Venuti giunge il momento di tirare le somme e ripercorrere le tappe del proprio percorso musicale con un'antologia dal titolo "L'officina del fantastico". L'album comprende 16 brani, di cui tre inediti: "L'officina del fantastico"; "Gli amanti di domani" (pezzo originariamente previsto per la voce di Patti Pravo); "A ferro e fuoco", il brano - composto con la preziosa complicità di Kaballà - con cui partecipa alla 58a edizione del Festival di Sanremo.
Sebbene il piazzamento finale non lo veda tra i primi dieci piazzati, il brano ha un notevole successo nell'airplay radiofonico e, complice anche un'attenta attività promozionale in radio e tv, costituisce il volano ideale all'album che, su un totale di cinque settimane di permanenza in classifica, raggiunge la 16a posizione tra i cd più venduti. La validità delprodotto, peraltro, non sfugge agli addetti ai lavori: viene difatti premiato al Venice Music Awards per l'originalità del progetto discografico.
Il tour estivo, a differenza degli anni precedenti, si concentra su poche ma selezionate date. La tracklist delle serate, in sintonia con lo spirito antologico dell'album, è basata sui successi storici del cantautore siciliano, sebbene riarrangiati in chiave diversa, quasi ad esplorare nuove sonorità. 

Preceduto dal singolo "Una pallottola e un fiore", il 9 ottobre 2009 esce l'album "Recidivo".
I brani scelti per promuovere il cd, oltra al già citato, saranno la denoviana "Il paradiso non è per te" e l'ironica "Recidivo".

Nato per essere proposto con un arrangiamento orchestrale, il lavoro ha invece preso diverse direzioni. Ecco, quindi, il pop, il rock, le classiche sonorità della musica italiana, convivere evidenziando un artista capace di destreggiarsi su più registri espressivi. Le 11 tracce, difatti, realizzano l'incontro inconsueto tra leggerezza ed introspezione, ironia e malinconia, desiderio e realtà, ricordo ed immaginazione, vita e morte, passato e presente. La chiave di lettura può ritrovarsi nella delicata "La virtù dei limoni", dedicata al padre. Autentico valore aggiunto, infine, le partecipazioni di Franco Battiato, Carmen Consoli e Cesare Cremonini.
A dimostrazione della qualità espressa, il cd verrà insignito l'anno successivo con il prestigioso "premio Lunezia pop d'autore" per la qualità musicale e letteraria espressa.

Il Recidivo tour parte qualche settimana dopo, il 27 gennaio del 2010, complice la cornice barocca di Noto. Una tourné insolita, poiché alterna tappe con la band ad esibizioni in trio acustico od addirittura da solo, oltre che partecipazioni ad eventi benefici (come la serata a favore della comunità di San Fratello o quella in ricordo di Lele Scieri ) o a concerti di altri artisti (Joe Barbieri, Roberto Cohiba).Mario Venuti nei panni di Erode in "Jesus Christ Superstar"
Il tour prende una pausa, durante il quale Mario si reca in Medio Oriente. Riprende il 5 agosto, con una band che non vede più il supporto degli Arancia Sonora.
L'evento dell'estate è tuttavia la partecipazione di Venuti alla versione italiana del noto musical "Jesus Christ Superstar" nel ruolo di Ponzio Pilato. Tra i compagni di avventura si segnalano Matteo Becucci, Simona Bencini e Max Gazzè. L'anteprima nazionale si svolge il 31 luglio nel suggestivo scenario del Teatro Antico di Tindari.
Non è comunque l'unico impegno insolito del'anno. Difatti Mario partecipa al libro "Mi scrivi una ricetta? I grandi della musica italiana in cucina", volume a scopo benefico con cui Marta Tea Carpinelli ha raccolto diverse ricette culinarie proposte da vari cantanti italiani. Inoltre, fa anche parte della commissione che si occupa di selezionare i brani della sezione Sanremolab in vista del Festival di Sanremo 2011.

Il tutto intervallato dalle date del tour che prosegue anche nel 2011, durante il quale Venuti avrà occasione di proseguire con la riscoperta di classici della canzone italiana (come ad esempio "Arrivederci" di umberto Bindi), nonché di testare dal vivo nuove composizioni (tra cui "Dna") che, con ogni probabilità, faranno parte del prossimo album previsto per l'autunno.


     

 

 

 

 

testo © Riccardo Renda